Il Patrimonio carsico del Parco Regionale dei Monti Picentini



Il Parco Naturale dei Monti Picentini, che si estende tra le province di Salerno e Avellino, è un angolo affascinante e poco conosciuto della Campania, dove la natura ha creato paesaggi straordinari. Una delle sue caratteristiche più sorprendenti è il fenomeno del carsismo, un processo geologico che ha dato vita a formazioni spettacolari come grotte, inghiottitoi, doline e piane carsiche. Ma cosa si cela dietro a queste meraviglie naturali? In questo articolo, ci immergeremo nel carsismo dei Monti Picentini, un fenomeno affascinante che ha plasmato il territorio in modo davvero unico.

 

Cos'è il Carsismo?

Il carsismo è un fenomeno naturale che si verifica quando l'acqua piovana, leggermente acida, entra in contatto con rocce calcaree solubili, causando la dissoluzione del carbonato di calcio in esse contenuto. Nei Monti Picentini, la presenza di queste rocce ha creato un paesaggio straordinario e affascinante, caratterizzato da un carsismo sia superficiale che sotterraneo. Questo processo si sviluppa principalmente in calcari mesozoici, che risalgono a un periodo compreso tra circa 190 e 65 milioni di anni fa.

Le Meraviglie Carsiche dei Monti Picentini

Le forme carsiche superficiali più interessanti sono principalmente costituite da ampie piane ricoperte di sedimenti piroclastici. Tra queste, le più vaste sono quelle del Dragone e di Laceno, situate nei massicci del Terminio-Tuoro e del Cervialto. All'interno di queste aree, l'accumulo delle acque piovane può dar vita a laghetti stagionali che, durante i mesi invernali, si formano e poi vengono lentamente assorbiti dal terreno.


Piana del Dragone




















Altre forme carsiche superficiali sono le doline e gli inghiottitoi, che si formano quando una cavità sotterranea collassa, lasciando una depressione visibile sulla superficie. I Monti Picentini sono punteggiati da queste depressioni, che costituiscono uno dei fenomeni carsici più affascinanti. Gli inghiottitoi, invece, sono aperture nel terreno attraverso cui l'acqua sparisce, scomparendo nel sottosuolo e alimentando il sistema carsico sotterraneo. Questi inghiottitoi sono uno degli aspetti più misteriosi del carsismo, poiché nascondono un'intera rete di fiumi sotterranei che scorre invisibile sotto i nostri piedi.


Altopiano di Laceno



Quando si parla di carsismo profondo, i Picentini si distinguono per i loro vasti sistemi sotterranei, per lo più orizzontali, le cui dimensioni variano da pochi metri a diverse migliaia di metri. Le grotte rappresentano uno degli aspetti più affascinanti di questo territorio carsico. Tra le più famose, troviamo la grotta del Caliendo vicino al Lago di Laceno, la grotta di Candraloni sul monte Terminio e la grotta di S. Michele e Nardantuono sul Monte Raione, nota anche per il suo valore archeologico. All'interno di queste grotte sono stati scoperti reperti di grande rilevanza, che testimoniano la presenza umana in queste terre fin dal Neolitico. Queste meraviglie sotterranee si sono formate nel corso di milioni di anni, grazie all'erosione delle rocce calcaree da parte dell'acqua, creando un labirinto che continua a incantare studiosi e visitatori.



Grotta di Candraloni
















Queste grotte sono famose per le loro spettacolari formazioni di stalattiti, che pendono dal soffitto, e stalagmiti, che si ergono dal pavimento. Queste meraviglie naturali si formano grazie alla lenta deposizione di minerali, in particolare carbonato di calcio, che l'acqua lascia dietro di sé quando evapora. Le stalattiti e le stalagmiti possono assumere forme incredibilmente affascinanti, spesso sembrando vere e proprie opere d'arte scolpite dalla natura nel corso dei secoli.


Un Patrimonio Geologico di Inestimabile Valore

Il patrimonio geologico dei Monti Picentini è davvero straordinario, non solo per la bellezza delle sue formazioni carsiche, ma anche per il suo valore scientifico. Queste montagne rappresentano una vera e propria "scuola di geologia all'aperto", dove si possono osservare da vicino i processi carsici in azione e le diverse fasi dell’evoluzione del paesaggio. Le rocce calcaree, formatesi milioni di anni fa, sono fondamentali per comprendere i fenomeni carsici che hanno plasmato la regione. Attraverso lo studio di questi processi, geologi e speleologi riescono a ricostruire la storia geologica di un'intera area e l’evoluzione del paesaggio nel corso del tempo.


Le grotte dei Monti Picentini, per esempio, fungono da laboratorio naturale, dove si possono ammirare stalattiti e stalagmiti che crescono a ritmi quasi impercettibili. Questi depositi, che si accumulano anno dopo anno, rappresentano una sorta di "registro" geologico che narra la storia dell’ambiente sotterraneo e dei cambiamenti avvenuti nel corso dei millenni. In questo senso, le grotte e le formazioni carsiche non sono solo un'attrazione turistica, ma anche una risorsa preziosa per gli studiosi della Terra.


Conclusioni

Il carsismo del Parco dei Monti Picentini è un patrimonio geologico di inestimabile valore. Le formazioni naturali che si sono sviluppate in queste montagne raccontano una storia millenaria di erosione e trasformazione, un processo che continua ancora oggi. Visitare i Monti Picentini significa immergersi in un paesaggio affascinante, dove la natura ha creato e continua a creare opere straordinarie sotto i nostri occhi.

Non sono solo un esempio di bellezza naturale, ma anche una risorsa culturale e scientifica. Le grotte, le formazioni rocciose e i paesaggi carsici hanno attratto geologi, speleologi e naturalisti da ogni angolo del mondo, che studiano come questi processi naturali abbiano modellato il territorio nel corso dei millenni. Inoltre, le testimonianze preistoriche, come quelle trovate nella grotta di S. Michele e Nardantuono, rendono questa zona un punto di riferimento per la comprensione della storia più antica di quest’area.

Per chi ha una passione per la natura, la geologia e la storia, questi monti rappresentano un autentico tesoro da esplorare.


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