Post

La valorizzazione delle aree carsiche del Parco Regionale dei Monti Picentini

Immagine
L'area settentrionale del parco dei Monti Picentini è caratterizzata da un sistema idrocarsico che include numerose grotte, con uno sviluppo che varia da pochi metri a diverse migliaia di metri. Tra le più famose e significative si trovano la grotta del Caliendo nei pressi di Lago Laceno, sul massiccio del Cervialto, la grotta di Candraloni nella piana carsica di Verteglia, sul Terminio, la grotta del Sambuco e la Ventara di Serralonga, anch'esse sul Terminio. Alcune di queste grotte fungono da inghiottitoi attivi o sorgenti intermittenti, e la loro dinamica attuale è principalmente influenzata dal deflusso idrico, mentre altre sono maggiormente soggette ai processi gravitativi di versante; in quest'ultimo caso, si verificano frequentemente situazioni di elevato rischio ambientale, principalmente a causa della formazione di voragini. Il sistema sotterraneo di quest'area si intreccia inevitabilmente con un tessuto rurale e insediativo di notevole impatto, che limita lo s...

Monte Tuoro e i Segreti delle Rocce: Viaggio nel Patrimonio Geologico del Parco dei Monti Picentini

Immagine
Introduzione  Nel cuore dell’Appennino meridionale, tra le province di Avellino e Salerno, si estende per oltre 60000 ettari, il Parco Regionale dei Monti Picentini, un’area protetta di straordinario valore naturalistico e geologico.  In particolare, la porzione settentrionale del parco custodisce un patrimonio geologico di rara complessità e bellezza, e  si caratterizza per un  paesaggio montano aspro , dominato da  massicci calcarei , altopiani elevati, valli profonde e ambienti boschivi di grande pregio. È una delle aree a maggiore  biodiversità e ricchezza idrica del Sud Italia , grazie alla combinazione tra natura carsica e precipitazioni abbondanti.  Le forze tettoniche che hanno dato origine all’Appennino sono ancora attive, rendendo quest’area non solo geologicamente interessante, ma anche fragile dal punto di vista sismico e idrogeologico. In particolare, il M.te Tuoro, che si erge nei Monti Picentini settentrionali, racchiude una storia antic...

Un itinerario geoturistico nel Parco Regionale dei M.ti Picentini (Appennino campano-lucano)

Immagine
Questo itinerario nasce dall’intento di divulgare il patrimonio geologico del Parco Regionale dei M. Picentini, in Campania. Il percorso non è certamente esaustivo dell’articolata geologia e geomorfologia del gruppo dei M. Picentini. Esso rappresenta però, uno dei migliori esempi, a noi vicino, dell’esemplificazione dei fenomeni geologici e morfologici che caratterizzano l’Appennino campano. La bellezza dei luoghi e la presenza di una fitta rete di strade intercomunali di facile percorribilità che conducono ai geositi di interesse regionale e ad altri locali di non minore interesse, (CATALDO G. 2007; BUDETTA P. et Al. 2008). renderebbero di facile attuazione il progetto di valorizzazione turistica in chiave geologica dell’area, a complemento dellʼofferta ambientale, che le Amministrazioni locali stanno già da qualche tempo promuovendo. L’itinerario geoturistico In questo settore della catena appenninica sono rappresentati termini geologici dalle più antiche età mesozoiche con successio...

Ritorno a Punta Pagliarolo (Lago, S. Maria di Castellabate)

Immagine
La scogliera di Punta Pagliarolo Il Cilento è una regione caratterizzata da una ricca storia, una natura incontaminata e un'importante tradizione scientifica. Oltre ai suoi celebri paesaggi e ai borghi storici, presenta anche un patrimonio geologico di straordinario valore.  Tra le sue testimonianze più affascinanti c'è la Formazione di S. Mauro, una sequenza sedimentaria di epoca miocenica che appartiene al flysch cilentano.  Uno degli affioramenti più spettacolari e facilmente accessibili si trova a Punta Pagliarolo, nella zona del Lago di Santa Maria di Castellabate, dove la geologia si manifesta con tutta la sua potenza ed eleganza. Durante una recente giornata al mare trascorsa con la mia famiglia, ho avuto l'opportunità di tornare all'affioramento di Punta Pagliarolo, nella zona del Lago di S. Maria di Castellabate, uno dei tratti più affascinanti della costa dove la Formazione di S. Mauro emerge in modo evidente.  L'escursione, inizialmente concepita come un ...

A spasso tra gli olistoliti: le mie avventure geologiche sul flysch di Castelvetere

Immagine
Hai mai osservato come, durante una passeggiata, ci si possa imbattere in qualcosa di inaspettato? A me è successo più volte mentre esploravo tra i pendii del Monte Tuoro, nella sua parte settentrionale, dove il paesaggio racconta una storia antica… non attraverso le parole, ma tramite le rocce. In particolare, attraverso quei massi enormi e un po' "fuori posto" noti come olistoliti. Una parola che potrebbe sembrare estratta da un libro di Harry Potter, ma che in realtà si riferisce a frane sottomarine, faglie e a un'epoca in cui tutto era coperto dal mare. Cos’è un olistolite, detto semplice Allora, iniziamo dal nome insolito: olistolite . Sembra una parola magica, lo riconosco. Tuttavia, deriva dal greco e significa qualcosa come “pietra scivolata”. Questo già ci fornisce molte informazioni. Immagina di avere un vasto strato di sedimenti sul fondo del mare, in un ambiente tranquillo. Poi, a un certo punto, accade qualcosa – un terremoto, una frana sottomarina, o anc...